L’indice glicemico misura la velocità con cui i carboidrati passano nel sangue.
Più è alto più velocemente vengono assorbiti dal nostro corpo, generando un rapido aumento della glicemia (glucosio nel sangue), o picco glicemico, legato alla secrezione di insulina.
“L’insulina viene considerata l’ormone anti-esercizio, perché inibisce la mobilizzazione degli acidi grassi delle cellule adipose e stimola la captazione di glucosio e il suo accumulo nel fegato – riferisce Beltrami -.
Se l’esercizio inizia quando i livelli di insulina nel sangue sono alti, viene quindi accelerata la rimozione degli zuccheri dal sangue per immagazzinarli nel fegato, aumentando il rischio di ipoglicemia.
Quest’ultima può condurre rapidamente a stanchezza intesa, fame, disturbi della vista, tremori fino a disturbi dell’equilibrio e della coscienza.
Lo sportivo deve prendere in seria considerazione questi sintomi, riducendo lo sforzo e ingerendo zuccheri”.
Tratto dal Corriere Salute del 28 Maggio 2017