Il diabete di tipo 1, che prima veniva indicato come diabete giovanile, affligge tipicamente individui giovani e rappresenta il 5-10% di tutti i casi di diabete.
Questa forma di diabete rappresenta una risposta auto-immunitaria, probabilmente dovuta a una singola proteina che rende le cellule beta incapaci di produrre l’insulina e spesso anche altri ormoni pancreatici.
I pazienti diabetici di tipo 1 presentano un’anomalia dell’omeostasi del glucosio più severa degli individui del sottogruppo tipo 2.
L‘esercizio fisico determina effetti più pronunciati sugli stati metabolici degli individui di tipo 1, e la gestione dei problemi legati all’esercizio richiede una maggiore attenzione.
Diabete e attività fisica:
Per una soggetto diabetico insulino-dipendente il principale problema causato dall’attività fisica è l‘ipoglicemia.
La complicazione è tanto maggiore quanto maggiore è la dipendenza dall’insulina nel controllo dei livelli plasmatici di glucosio durante il giorno.
In condizioni normali, l’ipoglicemia si manifesta in seguito a esercizio prolungato e di bassa intensità, come conseguenza del fatto che il fegato non è in grado di liberare glucosio in quantità sufficienti a compensare l’uso del glucosio stesso da parte dei muscoli.
Inoltre, spesso i pazienti affetti da diabete di tipo 2 manifestano scarsa resistenza allo sforzo che è indipendente dai disturbi relativi al controllo della glicemia.
A questo contribuiscono fattori genetici, lo stile di vita, il sovrappeso e, in generale, una condizione fisica piuttosto scandente.
Tratto da “Fisiologia applicata allo sport”, Autore: McArdle